La Foresta Umbra è la più estesa Foresta di Latifoglie d'Italia situata nella parte Nord orientale del Promontorio del Gargano . E' una superficie di 11.000 ha di alberi come faggi, cerro, leccio,acero, tasso, agrifoglio , orniello, abete. Un luogo ombroso dove vivono animali e dove la natura viene lasciata inalterata e indisturbata. Di recente è stata promossa attività ricreativa con il Centro Visita, sentieri attrezzati , aree didattiche informative.
La presenza della selce ben evidente anche sulle rupi di costa, presenti nelle rocce di calcare e dolomia del Giurassico, ha favorito la presenza dell'uomo nella Foresta Umbra fin dall'era presistorica. Le rocce carbonatiche presentano evidenti segni del carsismo: spaccature, grotte, inghiottitoi, doline e cutini.
In questo inaspettato ambiente abbiamo percorso in Bike il sentiero che da 832 m s.l.m. , partendo dal centro visita scende per quasi 10 km alla Caserma Caritate (200 m ). Si attraversa la faggeta e poi la cerreta, per fortuna all'ombra non si avverte questo caldo africano. Profondi sono i canaloni attraversati con stretti tornanti e ponti di pietra. Si risale per una carrareccia sempre sterrata con viste su ripide valli ricoperte da alti alberi, è il sentiero più bello di questo ambiente ben conservato, dove l'uomo si è avvicinato con estrema delicatezza al fine di proteggere un ecosistema carsico particolare. Mentre si sale osserviamo caprioli che attraversano veloci e una volpe che ci accompagna tranquilla per un lungo tratto. In questo tratto nella Riserva Integrale Sfilzi i cicli naturali si svolgono senza l'intervento dell'uomo, come prima della presenza dell'uomo sul pianeta Terra. Dopo 9 Km di salita arriviamo al Rifugio Sfilzi, ma procediamo verso Cima Sansone (Centro visita) perché ormai il caldo si avverte anche all'ombra! Raro trovare tra i nostri boschi ambienti ciclabili con il fondo adeguatamente sistemato per lunghi tratti.....eppure si potrebbe fare basta solo crederci e fare un po' di sana programmazione.
Dopo due giorni abbiamo di nuovo lasciato i sentieri blu in canoa lungo le coste e le grotte per ritornare in sella e salire di nuovo sulle colline di olivi, mandorli, fichi e lecci per salire da Mattinata a Monte Sacro (872 m). Tra radure ricoperte da grandi lecci e olivi, tra capre nere e mucche al pascolo con un sole infuocato abbiamo preso la ripida stradina interna che riporta alla balconata sul mare del Gargano, uscendo sulla statale per Mattinata al livello di masseria Mattinatella . Soste brevi per mangiare fichi neri e mandorle....
