Il Passo di Gavia (2.621 m) è il valico alpino delle Alpi Retiche meridionali, che mette in comunicazione la valle del Gavia (Valfurva) e l'alta Valle Camonica. È attraversato da una strada rotabile (SS 300 del Passo di Gavia) che da Bormio, passando da Santa Caterina di Valfurva porta a Ponte di Legno, strada ad alto contenuto paesaggistico.
La salita del Gavia, da Ponte di Legno, è classificabile come salita alpina lunga, dall'importante dislivello, dall'elevata quota altimetrica raggiunta e con pendenze medio-alte. Un itinerario di 1300 metri di dislivello con pendenze medie del 7,8%, con pendenza max del 16%, Km 17,4!
Meno duro (più lunga, ma pendenze meno difficili) il versante opposto da Bormio-Santa Caterina Valfurva..
Partiamo dal fondo valle di Ponte di Legno con temperature basse, c'è brina sull'erba e sulle vette è caduta la prima neve. Raggiungiamo l'ultimo paese di Sant'Apollonia.
Sin qui lo stradone si è presentato sempre con pendenze non esasperanti, largo e ben asfaltato, ma è qui che comincia la salita vera e propia: la carreggiata si stringe, il manto stradale più grezzo, i rapporti diventano agili e la veduta sulla Valle delle Messi si amplia man mano che ci si arrampica, sempre con pendenze importanti (anche 15-16%) lungo una serie di tornanti panoramici. Durante questo tratto circa 3 Km sono particolarmente ostici e stretti: non ci lamentiamo, pensando che qualche anno fa non era nemmeno asfaltato. Ci lasciamo alle spalle il Ghiacciaio dell'Adamello e del Presena e costeggiamo ora la vallata seguendo dritti il crinale. Per fortuna le pendenze calano un po'. Qui il sole ci scalda e sono rinfrescanti le sorgenti che si incontrano lungo il bordo destro della strada zampillanti dalla roccia. Pian piano, mentre Silvano trova la volontà di fare riprese, ci avviciniamo al punto più difficile: una galleria di circa 400m che è illuminata la cui uscita non sembra arrivare mai (la strada esterna esiste ed è dismessa, ma in discesa la percorriamo. E' presente una lapide che ricorda un tragico incidente militare avvenuto in quel punto a causa del crollo del ripido roccione! ).
Si arriva quindi all'ultima parte a tornanti al 15%: stringiamo i denti, beviamo e affrontiamo questo ultimo sforzo prima dell'arrivo al Passo. Raggiunto e superato l'agognato cartello, si apre la Val di Gavia: a sinistra c'è il rifugio Bonetta dove ci aspetta un meritato ristoro, a destra la veduta del lago Bianco. All'arrivo sollevo la bici al cielo e ringrazio il Pirata per i le sue indimenticabili salite! Siamo stati i soli in questa giornata a salire da Ponte di Legno, altri Biker stranieri arrivano da Bormio! Tanti in moto.
In discesa dopo essersi ben vestiti sotto un caldo sole riusciamo a cogliere le immagini di questo meraviglioso mondo alpino, fatto di pascoli verdi, di foreste di larice e abete, di laghi azzurri, di torbiere, di torrenti verde smeraldo. Intanto Silvano riprende per fissare i ricordi.
Un altro sogno andato!
