lunedì 11 agosto 2014
venerdì 8 agosto 2014
tre passi in Trentino (tonale-gavia-stelvio)
Attraversando le Alpi in Bike
Finalmente il meteo prevede un po’ di giorni senza pioggia e decidiamo
di partire per il Tour Bike (non sarà proprio così…) tra Valli, Fiumi e Valichi
alpini!
Si parte da Malè (736 m) in Val di Sole per raggiungere il primo valico,
il Passo del Tonale (1883m). Per la ciclabile che sale a fianco del rumoroso
fiume Noce, attraversiamo, Daolasa, Dimaro, Mezzana, Ossana, Vermiglio per
raggiungere da malga Pecè, la vecchia strada militare sterrata che ci condurrà fino
al passo. Le tante piogge di questo anno hanno reso difficile la sistemazione di questa strada. Ma imperterriti
giungiamo al passo e facciamo lieta sosta dai vecchi amici delle avventure
invernali del ristorante ” Rododendro”. Si scende in direzione Ponte di Legno per la mulattiera che dal passo
Tonale, a tratti segue la pista di sci alpino ed arriva in Val Sozzine. Un bel
sole ci accompagna fino alla sosta meritata nel paesino di Precasaglio sul
fiume Frigidolfo che scende impetuoso dal Passo Gavia. Questa sarà la meta
ambita del giorno successivo! Cena a base di carboidrati e proteine consigliata
dal nostro amico Marco e visita piacevole nelle viuzze con piccoli orti e tanti
fiori colorati che danno allegria dopo il lungo inverno alpino!
Si parte per il secondo Passo alpino, il mitico Passo Gavia con i suoi 2618 metri. La stretta strada si snoda prima tra boschi di Larice e Abete
con ripidi tornanti talvolta anche superiori al 15%! La fatica si fa sentire
quando si esce nella zona ormai dominata dai prati-pascoli alpini. La fatica
non impedisce di lanciare sguardi ai tanti fiori che godono del caldo estivo e
laggiù nella valle che diventa sempre più lontana. Si attraversa la ripida e fredda galleria non illuminata (batterie solari scariche causa il tempo incerto) e si affrontano
gli ultimi chilometri che non sembrano finire mai! Il tempo muta ma riusciamo ad
arrivare belli asciutti e con una grande gioia ed emozione all’arrivo del
cartello “Passo Gavia” al cospetto del ghiacciaio Pizzo Tresero e Punta S.
Matteo! Sosta nell’accogliente rif. Bonetta! Si affronta ora la discesa per Santa
Caterina Valfurva (1678 m) lungo la Valle del Gavia in compagnia dell’acqua che
batte inesorabile in faccia e lucida l’asfalto! Arriviamo così bagnati che i
gentilissimi gestori dell’albergo Pedranzini mettono tutto quello che abbiamo
indosso a lavare ed asciugare….compresi noi! Ci rilasciamo dopo doccia bollente
e andiamo a visitare l’albergo della Deborah Compagnoni con esposte le sue tante foto e coppe!!! Lei è in paese ma non osiamo disturbarla...
Il meteo non promette bene, non ha mantenuto quanto promesso e la mattina
dopo di nuovo pioggia! Ma dopo un’ora sembra schiarire e decidiamo di scendere
la Valfurva fino a Bormio (1222 m), 13 km di discesa costeggiando
il fiume Frigidolfo. Si è chiuso di nuovo, scrutiamo il cielo chiuso e dopo qualche discussione
decidiamo di affrontare il lungo, irto e tortuoso tragitto per il Passo Stelvio
(2758 m). Un bel dislivello di 1500 metri e di 22 km di salita continua! Un bel
traguardo. Mentre saliamo la Valle del Braulio con il suo omonimo torrente diventa
sempre più incassata e i tornanti sopra sempre più fitti. Sali e sali e conti i
tornanti indicati dalle tabelle al bordo strada. Ma dopo la galleria la valle
all’improvviso si riempie di nebbia e poi eccola di nuovo… la pioggia! Nulla
ormai ci ferma siamo al tornante n° 30, rifiutiamo l’aiuto del pullman di linea.
Da tosti tra l’acqua la nebbia ed il freddo, puntiamo convinti alla meta!
Riceviamo l’applauso e l’incoraggiamento di quanti salgono in auto ed in moto e
come noi in bici… tutto utile in quei momenti! Siamo nella piana di Braulio ma
non vediamo nulla, sentiamo solo la nostra stanchezza, si masticano barrette e
all’improvviso smette di piovere ma è freddo, freddo che entra nelle ossa. La
vista da lontano dell’antico albergo Capitani ci da sollievo ma non la vista
degli ultimi implacabili tornanti. A terra sono indicati gli ultimi due
chilometri e l’ultimo chilometro suddiviso in metri… l’emozione degli ultimi 50
metri esce dagli occhi! E’ fatta, qualcuno ci applaude…
L’albergo Capitani, è lì da sempre e come sempre ospita ragazzi per
lezioni di tecnica di sci alpino con i loro istruttori! I ricordi legati allo
sci club Valsorda inevitabilmente affiorano. Qui si parla di sci, si assapora
profumo di sciolina e di voglia di pali! Il cielo ora è quasi pulito e le
nebbie lasciano intravedere la cima dell’Ortles (3905 m).
Al mattino con l’aria frizzante affrontiamo
i ripidi tornanti che ci conducono nella valle di Trafoi, proprio davanti
all’albergo di Gustav Thoeni: c’è il sole e ci si apre uno scenario alpino
indimenticabile. Da Trafoi (1588 m) discendiamo la valle lungo il fiume Trafoi
fino a Prato allo Stelvio e la stazione di Spondigna.
Non ci crederete attraversiamo con in treno la Valle dell’Adige tra
meleti e vigneti e castelli fino a Merano, Bolzano e Trento in tre ore! Ovvio
treni con posti bici. In quattro ore arriviamo di nuovo a Malè con un impresa
da non dimenticare nel nostro zaino!
Mara e Silvano Gruppo Sportivo AVIS
Gualdo Tadino
Ubicazione:
Sta. Maria Val Müstair, Svizzera
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