mercoledì 26 agosto 2015

dolomiti brenta bike: da Cles a Malè


Si parte da Malé con il pittoresco Treno colorato della Val di Sole per raggiungere Cles. Da qui saliamo a Mechel dove raggiungiamo il percorso Dolomiti Brenta Bike e tra i meleti raggiungiamo la sterrata che porta in 20 km di continua salita e con tratti di notevole pendenza fino al rifugio Peller (2022 m).  Si supera la Montagna di Cles e la Montagna di Tassullo. Nei tratti di forte pendenza hanno cementificato il tracciato, appena sopra al primo altipiano per raggiungere il passo Fraine. Si arriva all’altopiano mediano con prati-pascoli lussureggianti circondati da boschi. Il tratto più pendente ci porta al terzo altopiano da cui sbuca in alto solitario il rifugio Peller.
Breve sosta per un po’ di sole e una minestra d’orzo e poi giù per il versante opposto verso la Val di Sole per circa 1300 metri di discesa, prima su balconata superpanoramica fino alla malga Clesera e poi per divertente single trail che immette sulla sterrata che conduce alla Malga Mezol, tra superbi boschi di larice e abeti, regno dell’orso e dei cervi. Radure di un verde accecante. Il tratto finale ripido su lastre di roccia e cemento, ci immette nella ciclabile che risale a Malé a fianco del torrente Noce che, carico d’acqua, ci infonde serenità e frescura…
Lunghezza totale 40 km, di cui 21 di salita al Peller per un dislivello di 1400 metri


giovedì 20 agosto 2015

Mortirolo con vista





E' il giorno del MORTIROLO... un lungo viaggio nel ricordo di Pantani. Scritte scolorite sull'asfalto sono ancora lì a ricordare le sue imprese! Si parte dal bivio per Monno sulla statale 42, si passa il paese di Monno e, salita dopo salita, tornante dopo tornante, si arriva in cima a 1852 metri, incoraggiati da chi scende ormai rilasciato sulla bici. Dopo le foto di rito e la condivisione di gioia con gli altri ciclisti, saliamo ancora per avventurarci in un percorso di rientro per MTB. Un lungo balcone di 11 Km di sali scendi che si affaccia sulla lontana Valtellina, con vista sul Ghiacciaio del Bernina ci conduce al Rifugio Guspessa Alta, e dopo breve sosta, si sale per prendere la sterrata che precipita per quasi 1400 metri di dislivello, su divertente tracciato, attraversando malghe di alta quota, pascoli verdeggianti, boschi di larice e abeti fino a Guspessa bassa. Siamo entrati in un mondo da favola. Un luogo fantastico abitato solo nei mesi estivi con le preziose mandrie. La Montagna e le attività umane qui sono ritornate a vivere, grazie a piani significativi di Regioni, Province e Comuni.Tra castagni e ornielli, tra pareti rocciose e profonde gole si arriva a Cortenedolo. Per chiudere l’anello ci toccano 10 km di statale per tornare al bivio di Monno. In totale 1450 m dislivello in salita per 45 Km.

giovedì 13 agosto 2015

Da Andalo al Lago Toblino, traversando l’altipiano della Paganella


Arriviamo ad Andalo, nell’altopiano Brenta-Paganella, dalla Val Sole e dopo un rapido saluto alla nostra amica Tina, direttore della Scuola Olimpica di Sci Alpino di Andalo, saliamo con la cabinovia fino a Doss Pelà  (1773 m) sotto Cima Paganella. Inizia la sterrata circondata da un bosco di Conifere e per il percorso 01/02 traversiamo Croisare e la Val del Mughi. Dopo un tratto di sassi e breccione si arriva  a Malga Cornello, da dove si discende con ripidi tornanti in una valletta. Da qui si spinge su sentiero stretto di soli sassi fino al passo S. Giovanni (1675 m). Si risale ancora fino a 1800 metri di Covel del Gasina. Un vasto altopiano con le mandrie al pascolo si allunga sotto il Monte Ranzo (1863 m) e il Monte Gazza. Scenari sulle Dolomiti del Brenta del versante Est. Un luogo lontano e selvaggio dove vive in assoluta tranquillità l’Orso e tanti Cervi.
Ripida e tecnica discesa ci porta a Malga di Gazza (1543 m) e da qui per tortuosi tornanti scendiamo rapidi a Margone (941 m). La strada asfaltata, scavata a balcone sul lago di San Massenza ci conduce a Ranzo da dove ci avennturiamo in una lunga e ripida discesa nella temuta forra di Toblino. Fondo ripido, a volte cementato, a volte con fondo di pietra sconnessa… Un luogo stupendo con torrente e pozze d’acqua e tanto bosco intorno. Arriviamo proprio sul lago di Toblino (248 m, nella Valle dei Laghi) con il suo Castello al centro… spettacolo. Per ciclabile arriviamo a Sarche. Ora il BiciBus ci porta fino al Lago di Nembia, da dove, sotto un caldo torrido, si ripedala per altri 13 Km per raggiungere prima il Lago di Molveno e poi finalmente Andalo!!! Alleluia!!


mercoledì 5 agosto 2015

Livigno: anello Alpisella-Trela



Raggiungiamo a Livigno gli amici Stefano, Massimiliano, Marco, Maurizio, Alberto e Mario. E facciamo una gita insieme... 

Dall’Albergo Livigno raggiungiamo la Carrabile n°138 che costeggia il Lago di Livigno, fino al Pont Dali Cabra. Si sale nel Parco Nazionale dello Stelvio per ripido e impegnativo sentiero immerso nei Pini mughi, che piano piano, lasciano lo spazio ad abeti e larici. Passato il Dos da Bap e al Pontin de l’Alpasgela il sentiero si fa più ripido. In prossimità del Passo di Alpisella (2291 m) la pendenza si fa più lieve e la mulattiera costeggia un laghetto alpino. Un divertente single trail ci conduce alle sorgenti dell’Adda. Ancora giù in discesa fino al Lago San Giacomo/Cancano (1900 m). Si risale la val Pettini, con pendenze oltre il 20% in lunghi tratti fino al Passo di Trela (2312 m). Uno scenario che al di là del passo blocca il respiro, un’ampia valle, l’Alpe Trela con ruscelli di acqua limpida e tanto verde. Dopo un pranzetto a base di prodotti dell’alpe, riprendiamo a salire alla Bocchetta di Trela e da qui inizia un lungo, vario single trail fino a Tort. Il percorso è alto sulla profonda valle e richiede tutta la nostra concentrazione. Si passa Sctéfan e poi si raggiunge la insidiosa val de la Mort. Si salta sulla costa opposta e si entra in uno stupendo bosco di conifere Bosc’ch da la Presa; a Gras da li Vaca c’è un pastore con capre e pecore e fiori di aconito e garofanetti frangiati ovunque. Un percorso quello scelto davvero indimenticabile, che rasserena l’animo per i suoi scenari catturati sotto il sudore che scende dalla fronte. Si ridiscende sul Lago di Livigno e assalto alla “Latteria di Livigno” famosa per i suoi latticini e gelati locali.

Filmati di Silvano e foto di Massimiliano