mtb in Engadina

L'idea è di fare un anello percorrendo l'alta via n. 1. Base a San Moritz per lasciare l'auto nel parcheggio dell'albergo, poi partenza in treno per Scuol, cittadina con centro storico molto interessante. La mattina successiva partenza per la selvaggia valle S-charl, passando per il borgo di S-charl e il bosco di cembri di Tamangur. Singletrail tra pini mughi poco prima del Pass da Costainas poi tra boschi di larici, sulla terrazza assolata di Lü nella Val Müstair con vista sull'Ortles, sosta a Tschierv, niente di che se non per Dario Cologna che è di queste parti.

Da qui il giorno successivo salita attraverso un bosco di larici nella Val Mora, prima fino al valico di Doss Radond, da qui la valle aperta continua fino a incassarsi al passo val Mora da dove si scende ai laghi di Cancano. Ultima salita per la valle Alpisella e l'omonimo passo poi tutta discesa morbida per Livigno.

Dopo riposo e shopping a Livigno si riparte per San Moritz, scegliamo la valle di Fain che, a parte l'ultima parte di salita a spinta, è bellissima e, con vista sulle grandi montagne, conduce poco sotto il passo del Bernina. Da qui si scende con percorso dedicato alle bici a San Moritz.

Decidiamo di fare una gita panoramica che è il Tour Suvretta, ci facciamo aiutare dalla cabinovia da Celerina a Chesa Marguns e poi con una serie di saliscendi e single trails si arriva a pass Suvretta. Da qui la valle Suvretta è stupenda e sempre pedalabile. Poi la val Bever è sempre bella ma senza difficoltà, poi si torna per la ciclabile.

Infine ultimo giorno di relax in val Roseg, facile ma molto panoramica.

Sibillini tourbike

Da Castelluccio a Forca di Presta, poi sterrato fino a Capo Le Cese sul bordo orientale del "vulcano", poi escursione fino in fondo ai Pantani, luogo meraviglioso dal panorama vastissimo. Ritorno a Forca Canapine e discesa sul Pian Piccolo fiorito, lo attraversiamo tutto e torniamo a Castelluccio. A questo punto il panino con i salumi tipici norcini è obbligatorio.

Montelago di Sefro

montelago di sefro


Anello da Pioraco a Seppio fino ai piani di Montelago, grande fioritura, grandi spazi. Rientro passando per Sefro, caratteristico piccolo centro in mezzo alla natura.

monte Catria

Dalla Valdorbia (450 m), all'interno del parco di Monte Cucco, saliamo la ripida e tortuosa mulattiera che sale dal versante sud-ovest alla cima di monte Catria (1701 m). La mulattiera attraversa prima il bosco di roverella e carpino e, superata la quota di 800 m, inizia il maestoso bosco di faggio. In alto, sopra il roccioso Corno del Catria, il terreno è aperto con prati fioriti di mille colori. Gli ultimi tornanti esposti sui ripidi pendii della vetta ci portano alla grande croce attira fulmini. Il tempo è minaccioso e lasciamo in fretta la cima per scendere su traccia ripida e sassosa al rifugio Vernosa e da qui scendiamo lungamente su sterrata al monastero di Fonte Avellana. Lungo la discesa spettacolare veduta della Balza dell'Aquila. Breve sosta e poi si scende ancora per asfalto fino al bivio per Isola Fossara. Altra salita fino al colle dove c'è la Badia di Sitria, da cui si scende a Isola Fossara e si prosegue per l'affascinante Gola del Corno fino al punto di partenza. 42 km pendenza media in salita 10%.