Un giornata in Bike, per il Grupo AVIS
di Gualdo Tadino sulle colline che costeggiano il Lago Trasimeno in Umbria.
Si parte seguendo le tabelle rosse che
indicano il percorso MTB N°4. Monte
Ruffiano e Torre CIvitella
Si inizia da Passignano sul Trasimeno, per divertente ciclabile sulle rive del Lago
per poi salire per strada asfaltata in direzione Trecine: sulla sella si gira
sinistra per strada ormai sempre sterrata ma ben pedalabile su un crinale con
ampie vedute sul lago. A tratti ripide salite su terreno marnoso con ciottoli e
massi ben affioranti. Si traversa il bosco di pino in direzione Gosparini.
Breve ristoro.
Ora in discesa verso Tuoro, suggestivo
paese che si attraversa nelle sue vie strette fino a raggiungere di nuovo la
sterrata lungo il Lago tra olivi carichi di olive e gialli girasoli. Con il
traghetto raggiungiamo l’Isola Maggiore per regalarci uno speciale tramonto sul
Lago lasciando riposare le nostre membra!
Dalla Val di Pejo parte il percorso che da Cogolo (1160m) sale a Celledizzo, sale in costa su terreno molto accidentato con ripidi tornanti attraversando numerose malghe (1800 m): siamo ora in Val de la Mare. Si arriva poi alla malga Pontevecchio (1762 m). Da qui ripidi tornanti ci portano alla malga Mare (2031 m), oltre la centrale idroelettrica.Sul versante opposto della valle si risale per sterrata in un ambiente ricco di torrenti di acqua fino al pittoresco paese di Pejo (1579 m). Nei piccoli vicoli con case piene di fiori si incontrano escrementi di mucche e pecore, alcuni sono intenti a sistemare il piccolo orto, a tagliare fieno a sistemare la legna per il lungo inverno! Finalmente asfalto per ritornare a Cogolo.
Iniziamo il Dolomiti Brenta Bike percorso “expert” da
Malè (738 m) e saliamo da Carciato a Campo Carlo Magno (1680) lungo il torrente
Meledrio; la gola viene superata in costa con ponti e una antica galleria,
questo è forse uno de tratti più belli del giro. A Madonna di Campiglio (1500
m) si prosegue poi per Vallesinella (abbiamo evitato il tratto che sale al
rifugio Graffer e allo Spinale per poi ridiscendere a Campiglio, preferendo
alleggerire il percorso di un tratto che nulla ha a che fare con il giro del
Gruppo). Da qui si scende per ripido sentiero a Malga Valagola e poi lunga
risalita al passo Bregn de L’Ors (1850 m). Poi lunga discesa (deviazione per
val d’Algone, senz’altro raccomandabile) tra boschi e ruscelli e tanti fiori e
Malghe attive si arriva, superando Stenico, a Villa Banale (530 m). Da qui
inizia il tratto di itinerario a bassa quota che si consiglia di fare solo con
clima fresco… Si sale a Deggia, località speciale che si raggiunge
attraversando un antico ponte romano e risalendo una ripida stradina
pavimentata con ciottoli. Qui troviamo dei ragazzi che allevano Alpaca!
Arriviamo a Molveno (820 m) con vista del grande Lago. Da qui si sale per
ripido ma suggestivo percorso arroccato sulla costa di un profondo canalone nell’Altopiano
della Paganella fino ad Andalo (1040 m). Super ripida discesa nella profonda
Valle di Selvapiana (300 m), con tracciato cementato. Al bivio scegliamo
malauguratamente la deviazione a destra sul percorso “family” (ce ne pentiremo
perché perdiamo rapidamente quota e allunghiamo il chilometraggio; invece il
percorso expert è più breve e si mantiene alto sulla valle ed è molto più
fresco). Si raggiunge Maurina poi Sporminore e qui riprendiamo il percorso
expert, sempre su sterrato in costa e con tratti molto esposti! Ancora sali e
scendi implacabili con un caldo insolito fino a Tuenno (630 m). Si bacia la
Terra alla vista del cartello stradale di Tuenno!! Questa tappa deve essere
dimezzata anche per godere di più del paesaggio che si attraversa! All’alba,
onde evitare l’insolazione, si parte per salire al Rif. Peller (1990 m), lassù
a 25 Km di ripida salita per altri 1400 metri di dislivello. Da Tuenno si
risale per proseguire l’itinerario tra le coltivazioni di mele. Ancora si
procede, dopo un breve tratto asfaltato, sempre su sterrato attraversando la
Montagna di Cles (1712 m) fino al Passo le Fraine dove c’è una fresca sorgente
d’acqua! Gli ultimi 300 metri di
dislivello sono strappi ripidi e polverosi! Salendo abbiamo avuto l’incontro
con caprioli e lepri! Sosta al Rifugio Peller e poi giù su stretto e ripido
sentiero e poi strada forestale per ritornare a Malè! La discesa in questo
bosco di grandissimi Abeti e Larici non ha fine, circa 20 km! A Malga Clasera
c’è festa e tanto profumo di arrosto, ma noi proseguiamo immergendoci nel
silenzio di un mondo dove l’assenza di strade carrozzabili rende l’atmosfera
unica, per profonde emozioni! La lunga sterrata scende inesorabile
attraversando profondi canaloni sotto il Monte Vezzana! Finalmente si arriva
nella Val di Sole e dopo aver attraversato una fattoria con fontana dove ci
immergiamo, si arriva alla ciclabile dove si assapora il riposo da questo sole esagerato
dei primi d’agosto!
Un’avventura intorno al Gruppo Dolomitico del Brenta assolutamente
raccomandabile, ricco di possibili punti sosta che consentono di frazionarlo a
proprio piacimento.
Da Valdorbia direzione Cantiano per 3 km poi a destra dove c'è una casa forestale e su fino in cima (unico bivio prendere a sinistra), circa 16 km. Si scende dalla cima verso nord-ovest prima su prato poi su sentiero ripido e molto sassoso fino al bosco e al rifugio di pastori, poco sotto si trova la sterrata che si prende a destra e che lungamente scende fino all'abbazia di Fonte Avellana, altri 15 km. Dall'abbazia si scende per l'asfaltata fino al bivio per l'abbazia di Sitria, dove si prende a destra, poi Isola Fossara, poi la gola del Corno, poi infine Valdorbia, in totale circa 46 km.
Breve ma bellissimo anello che da Bastia sale a monte Cucco sulla sterrata ora sistemata (al termine della salita gran volo di farfalle cavolaie, quasi una nevicata...), prosegue in val di Ranco da dove si attraversa il bosco fino a fonte dell’Acquafredda. Poi sentiero 17 fino a passo Porraia (brevi tratti a piedi) e poi si scende fino a Piaggiasecca su sterrata molto panoramica e ombrosa. Raggiunta la provinciale, breve risalita a Bastia, per un totale di 24 chilometri.
siamo partiti da Vernetti (1200 m)
per salire il ripido pendio del Vallone di Marmora, dopo pochi
chilometri la strada non da soste, si inerpica diritta per ripidi tornanti,
prima tra larici imponenti e poi tra prati-pascoli stracolmi di fiori di ogni
specie per la gioia delle mucche al pascolo custodito. Sembra non finire mai, e
la valle sotto é sempre più lontana. Arriviamo
a quota 2028 al Colle Intersile, da qui scendiamo e risaliamo alle malghe Grange
Chiot alla ricerca di formaggio!
Fiorita
di rododendri e coltivazioni di genepì per fare il rinomato liquore! Canaloni e
ruscelli di acqua ovunque e tra granito e ruscelli le sospettose marmotte con i
piccoli! Si pernotta alla Locanda Ceaglio, uno spettacolare albergo diffuso
nato dall’idea di uno svizzero capitato per un Tour in Bike per una settimana
ed è li da sei anni! Ha contribuito alla ristrutturazione di case demolite di
pietra di un antico borgo e ovviamente alla sua divulgazione turistica. Una
ricostruzione fatta con passione che accoglie ora tanti stranieri e italiani
che godono di questo vecchio borgo riportato alla luce e dell’accoglienza della
famiglia Ceaglio, come punto di partenza o arrivo per le loro avventure.
siamo partiti da Chialvetta diretti a Lausetto,
all’inizio della Valle Traversiera, che conduce da 1400 metri di quota fino al
Colle del Monte Bellino a 2800 metri. Un percorso interamente su sterrato, a tratti
molto pendente ed in costante salita fino alle lingue di neve ancora presenti.
Uno scenario unico tra fiori appena esplosi al sole tiepido, tra fischi di
marmotte, caprioli, volpi e rapaci
liberi nel cielo azzurro. Le ancore basse temperature non ci impediscono di
arrivare in alto dove la neve ha ormai formato ruscelli impetuosi e tortuosi
che precipitano fino a valle con spettacolari cascate. Il verde nuovo del
risveglio primaverile e i variopinti colori di genziane, anemoni, gigli,
margherite, ranuncoli rasserena la
nostra fatica!
Uno scenario sulle valli e monti circostanti che
danno l’idea della vastità di questi luoghi, conosciuti quasi per caso!