alla scoperta dei borghi montani dell'Appennino nocerino
Dal centro storico di Nocera Umbra si scende al vecchio pantofolificio, tramite un ponticello si prende la sterrata che sale a sinistra del torrente e si mantiene a mezza costa alta sulla valle del Topino. Il primo paese che si incontra è Mascionchie, poi Giove, tutto in pietra. Da lontano si comincia a stagliare contro il cielo la torre del castello del Poggio, antico comune medioevale capoluogo della valle del Topino. Ancora a mezzacosta fino a Sasso, ben restaurato, e poi lunga discesa a fondo naturale fino al bivio a sinistra per Capodacqua (bel castello). Appena fuori dal pese si prende a sinistra per Afrile e Arvello, bella strada solitaria (si incontra solo il piccolo centro di Rio) circondata da boschi che sale regolare fino all'altipiano che domina la piana di Annifo-Colfiorito, pieno di fiori e coltivi. Costeggiato Arvello, si arriva al bivio a destra per Annifo, si tira dritto per una sterrata in salita che costeggia un bosco di pini. Al termine del piano, la strada gira a sinistra e attraversa il bosco di pino nero, scendendo dolcemente verso Collecroce. Alla provinciale si gira a destra per Collecroce, dal centro si prende la sterrata per Castiglioni (bella vista della piana di Annifo fiorita) e da qui velocemente si scende a Case Basse e Nocera Umbra, passando per Acciano e Le Cese (durante la discesa da Castiglioni abbiamo avvistato una coppia di poiane o aquile). L'anello è di 41 chilometri, dislivello totale in salita 1300 m. circa.
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