giovedì 9 luglio 2015

pedalare in Quebec


Siamo in Canada e precisamente in Quebec, un angolo di mondo dominato dal verde, dall’azzurro dei laghi, tanti laghi, dai fiumi, dai fiordi e dall’oceano che si mescola all’acqua salata con il San Lorenzo.
Abbiamo programmato un Tour in bici del Lac Saint Jean  a Nord del Fiordo Saguenay e risalire poi il fiordo stesso.
Il Lac Saint Jean è un lago di origine glaciale immenso, che da un versante all’altro non mostra le sue sponde. Il clima è piacevole anche se il mattino è fresco e si parte ben imbacuccati, ma poi il sole, quando vince sulle nuvole, fa sentire il suo salutare calore. Partendo da Alma si attraversano paesi come Saint Gedeon, Metabetchouan, Lac a la Croix, Desbiens, Val Jalbert, Roberval, Mashteulatsch, Saint Felicien.
Un percorso variato, fatto di bordo lago, di campi a foraggio con le tipiche fattorie rosse, di piccoli paesi con le case allineate con i prati rasati e ricchi di tanti e variopinti fiori, a voler forse dimenticare il lungo inverno di queste latitudini. L’itinerario è ben curato e nei tratti in comune con altri veicoli a motore, c’è grande rispetto per il ciclista. 
      Il Fiordo del Saguenay che era in origine  un’immensa valle glaciale modellata poi dai fattori meteorici, ci impegna in  lunghi tratti  di salita:  le strade canadesi, sono diritte senza tornanti e con valichi irti e rapide discese, insomma un continuo sali-scendi. Si arriva nel Parco del Saguenay tra boschi di abeti e betulle con lepri, pernici, scoiattoli, marmotte che in questo paese vivono  liberi e tranquilli. Ci aspetta ora in una giornata di sole splendido la risalita con traghetto del fiordo dalla Baie Eternitè.
     Il Tour del Saint Laurent ci regala momenti davvero emozionanti da riva a riva all’inizio con traghetto, dopo aver prima  risalito fino alle cascate di Montmorency. Da Levis sulla riva opposta alla città di Quebec, percorriamo il tragitto “Percour des Anses” e poi, dopo aver attraversato l’emozionante Ponte antico di Quebec, risaliamo il “Corridor de Littoral” fino a Quebec… Il grande fiume, che si mescola a Nord all’Oceano Atlantico, è abitato da balene e foche. Dalle sue sponde, mentre si pedala, si osservano le tante attività umane legate all’acqua, da quelle prettamente sportive a quelle lavorative-economiche. Canoe, barche a vela, traghetti, mercantili, barche da pesca si intrecciano in questo vasto fiume canadese….
    Un ambiente  quello del Canada dove regna sovrano l’amore per il “Bello” il “Rispetto” per Aria, Acqua, Suolo, Boschi e ogni forma di vita!


domenica 5 luglio 2015

anello val Rapegna - Castelluccio (antiorario)


Tour Bike Parco dei Monti Sibillini: Castelsantangelo sul Nera - val Rapenga – M. Cardosa – M. La Bandita – M. La Prata – M. Colventoso  – M. Fausole – Poggio la Croce - Castelluccio – valico de La Prata - Castelsantangelo sul Nera

 
Si parte da Castel Sant’Angelo alle ore 8,00 e si risale la fresca Val Rapegna con il suo fiume. Si prosegue all’interno del bosco fino al Passo Croce di Cardosa (1400 m). La mulattiera è impegnativa per la presenza, soprattutto nei primi 6 km di breccia mossa e ciottoli. In alto a tratti il fondo diventa più compatto. Grande vista sulla Valle e sui caratteristici paesini sottostanti. A differenza di quanto previsto dalla nuova Carta dei sentieri, non c’è nessuna segnalazione. Per fortuna il SI (sentiero Italia) ideato da noi gualdesi , lo conosciamo bene e sappiamo la direzione da seguire. Si sale su prato prima, e poi su sterrata con una media di pendenza del 9%. Si arriva alla mitica Fonte del Grillo (1399 m), unico punto dove poter riempire le borracce e come sempre, c’è il pastore macedone che dorme insieme alle sue greggi sotto i pochi faggi di altura …. noi invece a scoppiare pedalando sotto il caldissimo sole di luglio! Si spinge un po’ sotto il M. Fausole (1753 m) e poi si rintraccia la sterrata divertente, a tratti ombrosa che ci porta dentro la stupenda Val Canatra, al cospetto del Monte Redentore. Sotto  Poggio la Croce (1833 m) prendiamo la mulattiera che dentro una fresca faggeta ci condurrà a Coste le Prata e da qui si incrocia la strada bianca sopra a Castelluccio:  visione unica sul Pian Grande che sfoggia la sua “Fioritura”. Folla incredibile di fotografi ….Castelluccio preso d’assalto dai turisti e a ragione!

26 km di sterrato fino a Castelluccio + 15 di asfalto per chiudere l’anello, dislivello totale 1.550 metri